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Intervento ecosostenibile per la produttività agricolo/pastorale in zone semiaride del governatorato di Hebron

LUOGO DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

Palestina-Cisgiordania Governatorato di al Khalil.

OBIETTIVI

Obiettivo generale:

Contribuire a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici nello sfruttamento produttivo delle terre a maggiore vocazione agricolo/pastorale inutilizzate o sottoutilizzate e a ridurre l’insicurezza alimentare nelle zone aride e semi/aride della Cisgiordania.

Obiettivo specifico:

Gli agricoltori, pastori e le comunità locali del governatorato di Hebron sviluppano un sistema di gestione del territorio agro-pastorale a basso impatto ambientale, in equilibrio con l’ecosistema e l’agrobiodiversità testato attraverso esperienze pilota e riaffermano il proprio diritto alla terra in aree a rischio di confisca.

Risultato 1

La produzione agricola viene incrementata da parte della popolazione rurale del Gov. Di Hebron attraverso un risanamento dimostrativo su un'area di 300 ettari del bacino idrologico della Municipalità di Al Dahrya, finalizzato ad aumentare la superficie coltivabile, rendere più efficiente lo sfruttamento dei terreni, migliorare l’accesso alla terra

Risultato 2

Le comunità rurali (agricoltori e pastori) e i singoli soggetti operanti nel settore agro/pastorale, le autorità locali competenti e le forme di associazionismo comunitario (gruppi di donne, CBOs, cooperative) dell'area arida e semi-arida del Governatorato di Hebron migliorano le proprie competenze e buone pratiche agronomiche nella gestione delle risorse primarie (suoli e acque) adottando un insieme di misure adattive ai cambiamenti climatici replicabile in zone pedologicamente affini della Cisgiordania e rispettoso della biodiversità e del contesto paesaggistico.

DESCRIZIONE

L’iniziativa si propone di intervenire nel settore agricolo in una delle aree aride e semiaride più significative della Cisgiordania, quella di Hebron, con una forte attenzione alle tematiche ambientali e alla sostenibilità ecologica nella gestione delle risorse primarie quali suoli e acqua. Affronta le problematiche inerenti la continua e progressiva riduzione della produttività agricola nelle aree aride/semiaride della Cisgiordania causata sia dai cambiamenti climatici che da pratiche agronomiche e pastorali scorrette. In generale contribuisce a mitigare l’insicurezza alimentare delle fasce della popolazione più deboli, proponendo un sistema eco-sostenibile di gestione delle risorse primarie (acqua e suoli) per aumentare la produttività agricola, preservare la biodiversità e diminuire la dipendenza da prodotti importati (alimenti e foraggi per gli animali). Si identifica il Governatorato di Hebron come l’area più significativa per sfruttare le potenzialità agro-pastorali in forza della sua conformazione geomorfica ed orografica e al contempo per la sua esposizione agli stress ambientali causa di degradazione dei suoli.

Tra le principali problematiche che si sono individuate ci sono:

- la degradazione dei suoli e l’impoverimento delle risorse idriche per cause naturali quali i cambiamenti climatici (lunghi periodi siccitosi e improvvisi rovesci temporaleschi/inondazioni),

- la salinizzazione ed erosione dei suoli e la conseguente ridotta capacità di ritenzione idrica;

- le cattive pratiche nella gestione dei suoli e delle acque

- la mancanza di competenze e risorse private e pubbliche per bonificare/riabilitare i suoli inutilizzati o sottoultizzati;

- la scorretta o assente gestione sistemica dei bacini idrologici.

Tali problematiche causano l’improduttività di ampie zone potenzialmente vocate all’agricoltura e/o alla pastorizia e quindi concorrono a determinare insicurezza alimentare. Inoltre l'abbandono o il sottoutilizzo delle terre espone i proprietari al rischio di confisca da parte delle Autorità israeliane che controllano militarmente l'area.

L’iniziativa di CRIC/LRC contribuisce a risolvere dette problematiche mettendo in campo un organico sistema di intervento su un'area dimostrativa estesa per circa 300 ettari, mediante azioni di bonifica ambientale, formazione (teorica e pratica) e assistenza tecnica nel distretto agricolo che maggiormente presenta le problematiche elencate.

Il valore aggiunto dell’iniziativa, oltre a consistere nella prima e unica applicazione dello studio tecnico LAND SUITABILITY FOR RECLAMATION AND DEVELOPMENT IN THE WEST BANK, è determinato dalla particolare attenzione ai cambiamenti climatici e alle risposte agro/eco-sostenibili oltre che al recupero di terreni che se lasciati incolti rischiano di essere più facilmente confiscati dalle autorità militari israeliane. La sensibilizzazione circa i cambiamenti climatici, la conservazione della biodiversità e delle risorse primarie troveranno applicazione nei momenti formativi e in quelle azioni sperimentali intese a identificare le tecnologie e le modalità più consone ed agro/eco-compatibili per lo sfruttamento dei terreni. Si riconosce, inoltre, uno specifico valore al lavoro agricolo e pastorale femminile adottando un approccio di genere sia nella disaggregazione dei dati utilizzati per il need assessement sia per gli specifici criteri di selezione da adottarsi nella scelta dei beneficiari, sia in tutte le modalità operative delle attività.

BENEFICIARI E BENEFICIARIE

Beneficiari diretti

Nell'area dimostrativa di bacino della Municipalità di Al Dahrya estesa per circa 300 ettari 300 famiglie (1800 individui circa) saranno interessate dalle attività di riabilitazione del bacino idrogeologico nel Distretto di Hebron e dalle componenti formative e dimostrative di progetto e conseguentemente vedranno aumentata sia la produttività delle proprie parcelle sia il loro valore

Beneficiari indiretti

Indirettamente verrà beneficiata l’intera popolazione rurale impegnata in attività agricole nelle aree aride e semi-aride del Governatorato di Hebron (circa 8.000 famiglie di agricoltori/pastori) che vedrà migliorare la produttività agricola e quindi circolare sui ristretti mercati locali una maggiore quantità di prodotti alimentari di produzione locale con una conseguente calmierazione dei prezzi

Il sistema integrato proposto dall’intervento, quando adottato come buona pratica utile a definire un sistema nazionale di adattamento e messa in opera di misure agro/eco-sostenibili per lo sfruttamento delle risorse idriche ai fini agricolo/pastorali, beneficerà l’intero settore agricolo palestinese (79.635 circa impiegati nel settore).

SOSTENIBILITA’ DEL PROGETTO

L’impatto diretto sui beneficiari è garantito dal coinvolgimento dei medesimi in azioni che comporteranno un diretto mutamento delle condizioni delle terre da loro possedute e utilizzate e dall’aumentata produttività delle medesime. La componente formativa prevede applicazioni pratiche intese a modificare non solo le conoscenze ma anche le condizioni fisiche delle aree interessate presso cui si sperimenteranno le tecniche insegnate. Il coinvolgimento del personale deputato ai servizi di consulenza agronomica sia nelle fasi formative che in quelle di supervisione circa l’applicazione delle tecnologie innovative introdotte comporterà un diretto supporto sia al lavoro di campo che alla sistematizzazione a livello generale delle buone pratiche utili a orientare in maniera sistematica il lavoro del Ministero dell’Agricoltura. La produzione di un modello organico di intervento, supportato da esperienze pratiche costituisce un contributo fondamentale allo sforzo del Ministero dell’Agricoltura per massimizzare l’efficacia dei propri interventi sul campo.

Gli effetti moltiplicatori sono dati dal carattere sperimentale dell'iniziativa e della sua replicabilità in aree affini pedologicamente. L'accompagnamento da parte dello staff di progetto dei tecnici agronomi del Ministero dell'Agricoltura deputati alla consulenza e assistenza tecnica agli agricoltori/pastori costituisce un elemento utile a verificare sul campo le competenze acquisite e dunque a replicare quelle efficaci. Il modello delle ”field farmers school“ è un altro elemento con forti connotazioni di sostenibilità/replicabilità dell'intervento: lo scambio di visite continuo e la sperimentazione delle tecnologie di cui si è verificata l'efficacia previste dal progetto o dalle aree dimostrative della formazione è un elemento che di per sé stimola la replica di tutte quelle azioni di cui si verifica praticamente l'utilità e l'efficacia.

A livello finanziario il progetto può essere replicato soprattutto nell'adozione di tecnologie semplici e adeguate al contesto locale quali quelle che si cercheranno di trasmettere nei corsi di formazione e nell'assistenza tecnica. In realtà l'intero progetto tende a dimostrare nel suo approccio dimostrativo come la riabilitazione delle terre costituisca un investimento conveniente non solo per i singoli proprietari terrieri, ma per l'intera comunità rurale da cui provengono. La forte assunzione del modello da parte del Ministero dell'Agricoltura permetterà di definire delle linee guida utili mediante le quali rendere le azioni sperimentate elementi strategici del Ministero stesso e assumerne l'impianto teorico/pratico come base delle pratiche agronomiche per cui gli uffici territoriali offrono consulenza. Dal punto di vista ambientale il progetto assicura una piena compatibilità con l'ambiente assumendo questo elemento come fondamentale per tutte le componenti progettuali (attività infrastrutturali e di formazione).

PARTNERS

Partner palestinese: LAND RESEARCH CENTER - LRC

DATA INIZIO

12/05/2014

DURATA

TRE ANNI

STATO DEL PROGETTO

IN CORSO

COSTI

€ 1.750.000

FINANZIAMENTI E CONTRIBUTI

Contributo DGCS:€ 1.224.000

Apporto ONG/altri Monetario: € 88.000 - con il contributo della Tavola Valdese

Apporto ONG/altri Valorizzato:€ 438.000

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