Impapakra ba - Riscatto e valorizzazione della cultura indigena, scambio formativo tra comunità e valorizzazione delle attività economiche tradizionali eco-sostenibili nella Costa Caraibica Nicaraguense
RAAN - Nicaragua
DESCRIZIONE
Il progetto IMPAPAKRA BA, nasce come completamento del precedente progetto "Tininiska" riprendendo gli obiettivi di riscatto e valorizzazione del sapere tradizionale, dello sviluppo economico culturale e sociale della zona da parte delle stesse comunità indigene. I risultati delle attività di ricerca e di valorizzazione delle conoscenze indigene saranno, infatti, curate dalle stesse popolazioni indigene che ne decideranno l'uso o la eventuale divulgazione.
OBIETTIVI
Contribuire al miglioramento delle condizioni di vita delle comunità indigene attraverso il riscatto della cultura tradizionale e la promozione di attività micro-produttive, culturali e ecologicamente sostenibili.
In particolare:
Sostenere il processo di difesa e rafforzamento della identità indigena il riscatto e la valorizzazione delle culture tradizionali intrapreso dalle popolazioni indigene e creole della costa Caraibica Nicaraguese
Risvegliare la coscienza gli abitanti delle comunità sull'importanza dello sviluppo autonomo e sostenibile culturalmente e ecologicamente, attraverso un processo di auto-formazione realizzato mediante lo scambio tra comunità indigene nicaraguesi e centri di formazione indigena di altri paesi centroamericani
Promuovere attività micro-produttive economicamente sostenibili partendo dal potenziale della cultura tradizionale, valorizzando le risorse naturali dell'ambiente e sviluppando la commercializzazione dei prodotti nel mercato locale, nazionale e internazionale.
ATTIVITA'
Il progetto ha continuato l'attività di redazione e diffusione del bollettino Tininiska sotto la responsabilità della "Casa della Cultura Tininiska" e sostenuto la realizzazione della rivista Wani pubblicata dal CIDCA, strumento fondamentale del sistema di comunicazione della regione in coordinamento con altre pubblicazioni della costa e con i mezzi di comunicazione via radio. Sono state inoltre stimolate nuove attività come un centro di formazione informale per i maestri delle comunità indigene come punto di riferimento delle stesse comunità. Il processo di formazione è stato realizzato attraverso lo scambio di esperienze tra leader comunitari così come la visita di rappresentanti delle popolazioni indigene e creole di altri paesi favorendo un processo di apprendimento a progetti simili in America Centrale. I laboratori e gli incontri realizzati hanno dato vita a iniziative comuni e nuove strategie per trovare soluzione a gravi problemi che esistono attualmente nelle comunità e allo stesso modo sono servite ad analizzare insieme i progressi raggiunti nei Piani di Sviluppo comunitari, municipali e regionali. Il sostegno al riscatto del sapere indigeno ha visto il realizzarsi di diverse attività: laboratori di ballo, di poesia, di medicina tradizionale, attività di ricerca sulla lingua indigena. Tali attività erano iniziate nella "Casa della Cultura Tininiska" e sono state ampliate ma soprattutto ne è stata portata avanti l'opera di diffusione dei dati e delle conoscenze raccolte. In questo il sostegno alla pubblicazione del Bollettino Tininiska è stato particolarmente importante. Il Bollettino infatti redatto in forma bilingue è un importante strumento di diffusione della cultura indigena, ma anche di formazione e informazione soprattutto in una regione, quella atlantica dove l'informazione non circola attraverso i giornali nazionali che offrono poco spazio e visibilità alla causa indigena. Le stesse organizzazioni culturali indigene che si occupano di educazione hanno tratto vantaggio dal bollettino come mezzo di formazione e comunicazione tra le stesse comunità. Il Bollettino è stato inoltre adottato anche dalla scuola locale e ha spesso sostituito libri ti testo molto scarsi nella regione. Allo stesso modo il sindacato dei maestri utilizza il Bollettino come strumento di formazione per gli stessi maestri indigeni in merito alla cultura tradizionale e alle pratiche dei "Curanderos" per scambiare informazioni sulle piante medicinali e le pratiche terapeutiche tradizionali. Di fronte al rischio della scomparsa della cultura tradizionale, durante il periodo del progetto i pochi soggetti indigeni organizzati della Costa Caraibica hanno posto enfasi sul problema della perdita della identità indigena proprio in quelle realtà urbane e sociali percorse da un processo di decadenza economica, come la stessa Bilwi dove attraverso il sistema scolastico e i mezzi di comunicazione vengono diffusi principalmente valori consumistici occidentali. Da qui nasce quindi l'idea di una scambio con comunità indigene più strutturate, con centri di formazione e organizzazioni politiche indigene di altri paesi con l'obiettivo di rafforzare le identità culturali indigene nicaraguesi che si presentano molto più deboli.
Tali attività sono svolte in collaborazione con:
Terranuova (Italia)
Play fair Europe! (Olanda)
Associazione culturale Tininiska
URRACAN (Università delle regioni Autonome della Costa Caribe nicaraguense)
CIDCA (dipartimento della Università centroamericana)
DATA INIZIO
01-03-2001
DURATA
3 anni
STATO DEL PROGETTO
Concluso
COSTI
976.239 euro
FINANZIAMENTI E CONTRIBUTI
Unione Europea