Le principal symptôme de l'éjaculation prématurée est une éjaculation incontrôlée soit avant ou peu de temps après un rapport sexuel commence. L'éjaculation se produit avant que la personne le souhaite, avec une stimulation sexuelle minimale. Où commander kamagra sans ordonnance vous avez trouvé une #pharmacie en ligne ici http://trendpharm.com/ kamagra. Parfois, une combinaison de problèmes physiques et psychologiques provoque la dysfonction érectile. Par exemple, une condition physique mineure qui ralentit votre réponse sexuelle peut causer de l'anxiété à propos de maintenir une érection. L'angoisse qui en résulte peut entraîner ou aggraver la dysfonction érectile. Una disfunción eréctil puede ser el resultado de afecciones y enfermedades, medicación o estilo de vida. En primer lugar, es un problema físico. A menudo, factores psíquicos como el estrés y el miedo ayudan a mantener o empeorar los problemas eréctiles. Compra propecia generico en madrid saber cuál es el medicamento ideal para usted depende de diferentes factores.

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                                                                      Il futuro della Cooperazione:

dagli aiuti alla condivisione tra popoli.

Il COCIS sul Forum della Cooperazione di Milano

Alla luce dell’intenso dibattito scaturito grazie al Forum della Cooperazione promosso dal Ministero della Cooperazione internazionale e l’integrazione a Milano gli scorsi 1-2 ottobre, anche il COCIS interviene con la propria analisi. E’ stato, infatti, emesso il breve documento in allegato come riflessione condivisa dalle 25 OnG federate al COCIS non solo sugli innegabili successi ottenuti dal Forum, ma soprattutto su quali e quante sfide andranno ancora affrontate per passare davvero dalla Cooperazione degli aiuti alla “Condivisione” tra popoli

Nessuna Cooperazione Internazionale è possibile ed efficace se non nasce da forti rapporti di partenariato: è la definizione di obiettivi comuni e universali tra cittadini del mondo globalizzato, andando oltre la filosofia degli “aiuti” e sostituendola con nuove parole d’ordine come “condivisione” e “collaborazione”, il punto cruciale emerso dal Forum della Cooperazione che COCIS apprezza e rilancia.

Il forum del 1 e 2 ottobre è stato sicuramente un successo per la Cooperazione internazionale.

Grazie alla fermezza con la quale il Ministro Riccardi l'ha promosso, essa è tornata ad esistere per l'opinione pubblica italiana e per il mondo politico, dimostrando una volta per tutte che la visibilità della cooperazione dipende e non può prescindere dall’esistenza di un referente politico di livello ministeriale. Esistenza che va ulteriormente difesa e rimarcata, soprattutto alla luce del processo di riforma della Legge 49/87 che regola attualmente la Cooperazione.

Il Forum, dando voce a tutte le espressioni nazionali e alcune internazionali, ha ricordato a tutti che la cooperazione non è solo questione di aiuto pubblico statale, ma convergenza e collaborazione di un intero paese a cominciare dalla società civile e dalle articolazioni territoriali pubbliche e private, e strette relazioni con partner internazionali. Ha reso evidente che la cooperazione oltre ad essere "tenerezza fra popoli", è anche visione globale dei problemi e delle soluzioni, positiva presenza internazionale dell'Italia e di conseguenza questione di interesse nazionale. Perciò ha trovato pieno consenso anche il rilancio dell'educazione delle nuove generazioni alla cittadinanza globale.

Malgrado questi innegabili elementi positivi, molti, forse troppi sono i nodi non ancora sciolti seppur urgenti e fondamentali per gli indirizzi futuri della cooperazione. Molte le questioni rimaste nel vago.

Come conciliare l'interesse nazionale esemplificato nella nostra politica estera con gli specifici valori della cooperazione?

Come dare ancora senso alla concessione di aiuti dall'alto in un mondo ormai unito da un destino sempre più comune?

Quale cooperazione sviluppare con i paesi economicamente emergenti, ma con milioni di poveri?

Come conciliare la concentrazione su alcune aree con la necessità di difendere diritti umani e pace dove ciò sia più urgente?

Come stabilire un rapporto di sussidiarietà fra soggetti pubblici e privati per garantire la coralità del sistema Italia?

Quali ruoli assegnare ai differenti soggetti della Cooperazione, e tra di essi come inserirvi anche l'impresa profit?

A queste e a molte altre domande il post forum dovrà dare chiare risposte per non perdere la grande occasione apertasi con il forum stesso e per tradursi in un testo legislativo che vada veramente oltre l'aiuto verso la “condivisione” tra popoli.  

Per il COCIS

Giancarlo Malavolti

(Presidente)



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