Le principal symptôme de l'éjaculation prématurée est une éjaculation incontrôlée soit avant ou peu de temps après un rapport sexuel commence. L'éjaculation se produit avant que la personne le souhaite, avec une stimulation sexuelle minimale. Où achat priligy france vous avez trouvé une #pharmacie online ici https://trendpharm.com/ priligy . Parfois, une combinaison de problèmes physiques et psychologiques provoque la dysfonction érectile. Par exemple, une condition physique mineure qui ralentit votre réponse sexuelle peut causer de l'anxiété à propos de maintenir une érection. L'angoisse qui en résulte peut entraîner ou aggraver la dysfonction érectile. Una disfunción eréctil es la impotencia de obtener o mantener una erección. compra propecia generico en madrid saber cuál es el medicamento ideal para usted depende de diferentes factores.
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“Sumud” in libera terra. Intervento a sostegno dello sviluppo economico della Cisgiordania meridionale: un’agricoltura sovrana e sostenibile che valorizzi la storia e la memoria del paesaggio per un turismo inclusivo e consapevole

 

LUOGO DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Territori occupati Palestinesi (oPt), Cisgiordania, Governatorato di Hebron, città di Dura, villaggi di Somara, Al Burj, Beit Mersim, Governorato di Betlemme, villagio di T’quo e cluster di villaggi di Sair

OBIETTIVI: Sviluppare nelle aree target un sistema integrato di assetto e gestione del territorio che

1) valorizzi l’agrobiodiversità e la compatibilità climatica, utilizzando l’approccio di gestione del paesaggio, che estenda l’area coltivabile, produca maggior reddito e riaffermi il diritto alla terra in aree a rischio di confisca.

2) Promuova la valorizzazione socio- economica del patrimonio culturale/paesaggistico dell’area per un turismo inclusivo, sostenibile e accessibile preservando la memoria storica I risultati previsti sono

R1 Gli agricoltori coinvolti applicano le buone pratiche acquisite su una ampliata superficie coltivabile, migliorata nella sua accessibilità e capacità di sfruttamento ecocompatibile , incrementando la produzione agricola e il reddito pro-capite

R.2 Il patrimonio archeologico/paesaggistico presente nell’area è accessibile e valorizzato a fini storico/turistici attraverso pratiche inclusive di accoglienza ed è fonte di reddito per i soggetti coinvolti

Si tratta di fornire ai beneficiari palestinesi che vivono in Area C (una delle aree in cui è stata divisa la Cisgiordania dopo Oslo e dove i contadini subiscono maggiori pressioni dall’esercito oltre ad essere area di espansione degli insediamenti illegali) le strutture e le capacità per un’agricoltura produttiva integrata nell’ambiente che combatta gli effetti dei cambi climatici e abbia accesso al mercato locale diminuendo l’insicurezza alimentare e aumentando la resilienza nelle aree soggette a confisca. Nella pratica si vuole riabilitare terreni in Area C con costruzione di artefatti tradizionali per la raccolta e conservazione dell’acqua (muretti a secco, terrazzamenti, sbarramenti, cisterne etc.), attraverso la reintroduzione di semi locali resistenti alla siccità per l’aumento della produzione, l’innesto di piante da frutto (olivi, mandorli, etc.) per l’aumento del valore aggregato della terra, la formazione sulle buone pratiche agricole, la ristrutturazione di una strada agricola per l’accesso al mercato locale. Tutte le attività saranno sviluppate nel quadro della gestione del paesaggio con connessione al settore del turismo inclusivo sviluppato attraverso l’intervento di restaurazione del patrimonio culturale presente nell’area e da interventi nelle comunità per la strutturazione di una ricettività turistica per persone con disabilità.

BENEFICIARI E BENEFICIARIE I beneficiari diretti sono 26 famiglie residenti nell’area per un totale di 160 persone circa, che beneficeranno dell’intervento di riabilitazione dei terreni e la riabilitazione di 9 cisterne da circa 70 m3 l’una. I beneficiari diretti della strada saranno oltre 100 famiglie. Per ciò che concerne le ristrutturazioni dei siti storici, considerando il nesso con le attività turistiche ed educative e le ricadute economiche ad esso associate, i beneficiari indiretti sono individuati nell’intera popolazione di Al Burj ed Bet Mirsim circa 3000 persone (2896 censite 1429 donne e 1467 uomini). Beneficiaria diretta di queste attività sarà la popolazione residente nell’area archeologica (circa 900 persone) che usufruirà del circuito turistico-educativo strutturato attraverso il progetto finanziato anche dalla AICS

PARTNERS Il CRIC ha come partner locali la ONG palestinese Land Research Center – LRC, che è una ONG costituita a Gerusalemme nel 1986 come parte della Arab Studies Society, nonché il Mosaic Centre, ONG palestinese che si occupa di restauri

DATA INIZIO 10/09/2017

DURATA 12 mesi

STATO DEL PROGETTO In corso

COSTI € 56.090

FINANZIAMENTI E CONTRIBUTI Tavola Valdese fondi OPM (otto per mille)

CONTATTI: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 
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Il CRIC è presente nei Territori Occupati Palestinesi dal 1991. Ha implementato oltre 40 progetti nei settori agricolo, socioeducativo e di sanità ambientale, finanziati da UE, ECHO, MAAEE, Agenzie NU,  cooperazione decentrata italiana. Nella Striscia di Gaza il CRIC ha realizzato 9 progetti di sicurezza alimentare dal 1998 al 2009, a favore di comunità beduine e rurali . Il CRIC ha nelle comunità beduine della Striscia di Gaza una presenza assidua essendo da anni la unica Ong straniera che interviene annualmente con progetti di sostegno. Nell’ambito di questa conoscenza approfondita il CRIC ha anche prodotto uno studio socio-economico sulle comunità beduine ed uno sulla condizione delle donne nelle stesse comunità.

Il CRIC sostiene la popolazione palestinese tramite attività di solidarietà condotte sia in Italia che in Palestina. In linea con la propria mission, tenendo presente la complessità politica dell’area e conoscendo bene il contesto socio-economico e culturale dei territori palestinesi, l’intervento del CRIC si esplica su due livelli:

a) Attività di sensibilizzazione e iniziative di advocacy, in particolare sul territorio italiano, quali: conduzione di campagne, organizzazione di eventi e manifestazioni in solidarietà con il popolo palestinese, raccolte fondi, organizzazione di seminari, giornate informative e di sensibilizzazione dedicate in particolare ai giovani nelle scuole e in iniziative pubbliche, realizzazione di attività culturali e workshop per ragazzi, partecipazione a reti nazionali.

b) Interventi/progetti sul campo finalizzate alla costruzione di un futuro di pace e attraverso: attività psico-sociali, riabilitazione di infrastrutture, edilizia sostenibile, sicurezza alimentare, interventi ambientali, conservazione dei beni culturali, riabilitazione e istruzione, diritti di cittadinanza e partecipazione democratica, empowerment di genere, assistenza umanitaria.

Le attività più recenti nel paese riguardano il settore psico-sociale, il sostegno all’educazione formale ed informale, all’educazione pre-scolare, il sostegno ai mezzi di sopravvivenza dei beduini, il riciclaggio dei rifiuti urbani, la sostenibilità ambientale. Inoltre sono stati anche elaborati degli studi sociali sulle comunità beduine in Palestina.

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