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VarioMondo articoli - braccianti Tutelare la salute dei braccianti: servono misure immediate di Alessandro Puglia - 12 marzo 2020 – Vita.it Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), con le associazioni Medici per i diritti umani (MEDU), Sanità di Frontiera e Csc Nuvola Rossa e Co.S.Mi. (comitato solidarietà migranti) che forniscono assistenza sanitaria, legale e sociale alle persone che vivono presso gli insediamenti informali della Piana di Gioia Tauro esprimono "profonda preoccupazione per i rischi per la salute individuale e collettiva" e chiedono misure urgenti Affrontare con urgenza le condizioni igienico-sanitarie dei braccianti come nel caso delle persone costrette a vivere nella tendopoli di San Ferdinando e negli altri insediamenti assai precari nella piana di Goia Tauro, perché considerate «le condizioni strutturali e igienico-sanitarie dei luoghi di dimora dei migranti, per lo più lavoratori impiegati in agricoltura, nel caso in cui si presentasse un caso di positività al SARS-CoV-2, la propagazione potrebbe avvenire in modo rapido e difficilmente controllabile». progetto Riattivazione economico-produttiva di donne imprenditrici e giovani, dal cantone di San Vicente, Provincia di Manabí – Ecuador con finanziamento della Tavola Valdese fondi OPM
In Ecuador nel mese di novembre 2019 é stato avviato un nuovo progetto di Riabilitazione e sviluppo produttivo ed organizzativo, in una delle zone maggiormente colpite dal terremoto dell'aprile 2016 Di fronte alla crisi attuale, il governo ha realizzato importanti tagli di bilancio in settori come l'istruzione, la salute, lo sviluppo agricolo. D'altra parte alti livelli di migrazione dalle aree rurali a quelle urbane riflettono la realtà che esiste in aree come il Canton San Vicente; i bassi salari pagati nelle attività agricole e le limitate possibilità di occupazione colpiscono la popolazione ma soprattutto le donne e i giovani, settori della società di Manabi che sono stati tradizionalmente esclusi, sia socialmente che economicamente ed i cui problemi di povertà ed esclusione sono stati aggravati dagli effetti del terremoto dello scorso 16 aprile 2016. La proposta nasce come risultato di un lavoro istituzionale di molti anni del CRIC e Terranueva con organizzazioni contadine come FOCAZNOM e vuole contribuire a consolidare gli sforzi compiuti sinora affinché il rafforzamento delle piccole imprese agro produttive si converta in trasformazione sociale ed economica dell'area coinvolta, unendo al componente agricolo e di commercializzazione un importante intervento di formazione organizzativa diretto a giovani e donna dell’associazioneIn questo contesto, l'Associazione delle Donne Produzione Arte Sale e Dolce ASOPROARTDUL ed il gruppo di giovani della stessa associazione, filiali FOCAZNOM, ha fatto molti sforzi per diversificare la produzione e quindi le fonti di lavoro autonomo e di reddito. In questa direzione ha incoraggiato la coltivazione della Sacha Inchi, dai cui frutti si estrae un olio ricco di omega, proteine e alcune vitamine, conosciuto e raccomandato per la salute e commercializzato dall’Associazione. Il 3 dicembre, a partire dalle ore 14, in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati si terranno le prime audizioni riguardanti le tre proposte di legge depositate per un'Agricoltura Contadina. A partire dalle 14 sarà trasmessa su questa pagina la diretta streaming della discussione: https://webtv.camera.it/commissioni Sarà una giornata davvero importante, si discuterà alla Camera l'opportunità di una legge ad hoc che regoli le agricolture contadine e di piccola scala, tuteli i lavoratori e le lavoratrici che ogni giorno nutrono il nostro paese e riequilibri le distorsioni sociali ed economiche causate dalla GDO e della grande industrie. Le proposte di legge presentate, sul sito della Campagna Aggiornamenti sulla pagina facebook della Campagna CIBO E TERRITORI IN CALABRIA
Da oltre un anno il progetto Nuove Narrazioni per la Cooperazione (28 tra associazioni ed enti locali, 7 regioni coinvolte) sta lavorando per favorire l’incontro e dibattito con i decisori politici attorno al tema dello sviluppo sostenibile. Considerando il panorama sociopolitico ed il dibattito in corso, il progetto ha scelto di concentrarsi in particolare su: sovranità alimentare, per una ricomposizione dei sistemi agroalimentari locali; immigrazione, per valorizzare e diffondere le esperienze che contribuiscano a costruire una nuova narrazione positiva della dinamica; Educazione alla Cittadinanza Globale, come indispensabile strumento di coinvolgimento di tutti i cittadini e le cittadine nella crescita giusta e costruttiva delle nostre società. Dopo aver realizzato la mappatura di buone pratiche in 7 Regioni italiane, in questo periodo si stanno realizzando dei percorsi di co-progettazione tra società civile ed istituzioni locali sui diversi temi del progetto, a seconda delle vocazioni ed esperienze pregresse nei differenti territori. In questo percorso in Calabria abbiamo incontrato realtà molto diverse tra loro, con percorsi già di lunga data o in nuce, ma accomunate dall’interesse e dalla passione per il proprio territorio, e dalla voglia di affrontare la complessità delle sfide che comporta la ricerca di soluzioni comuni e condivise. Ed è emersa, tra le altre, la necessità e l'interesse per il rafforzamento degli spazi di dibattito, incontro, costruzione di reti e di politiche attorno al tema del cibo.
Su questo tema, 4 incontri si terranno a novembre in Calabria: Verso la costruzione di un sistema locale sostenibile del cibo nell’area urbana allargata
Lo sviluppo dei territori passa attraverso una nuova consapevolezza e conoscenza delle politiche del cibo
Ripartiamo dal cibo per valorizzare il nostro territorio: Incontro pubblico di riflessione sulle strategie locali di produzione e consumo sostenibili
Il cibo è prima di tutto un diritto. Ma è anche identità, è cultura, è salute, è il legame con la terra – la propria o quella che ci accoglie.Il cibo è condivisione, è dignità, è lavoro. L'accesso al cibo crea e mostra le disuguaglianze e allo stesso tempo intreccia tradizioni, ecologia e cultura stimolando processi di coesione sociale e di riterritorializzazione . ECUADOR 13 ottobre 2019 APPELLO di ONG ed Associazioni italiane impegnate da anni in Ecuador con iniziative di cooperazione internazionale
Le ONG ed Associazioni italiane firmatarie, di fronte alla gravissima crisi che sta attraversando l'Ecuador ormai da sette giorni e che ha prodotto diversi decessi (numero ancora imprecisato), centinaia di feriti e di arresti, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione e facciamo un appello alle autorità ecuadoriane così come a quelle italiane ed europee tradizionalmente promotrici di iniziative di cooperazione con questo paese andino affinché mobilitino ogni sforzo a loro portata in modo che: - sia rispettato il diritto delle comunità indigene e della popolazione in generale a manifestare il proprio dissenso alle politiche governative dentro il quadro costituzionale e legale vigente e nel rispetto dei diritti umani; - cessino immediatamente le misure repressive ed ogni abuso da parte delle forze dell'ordine, siano rispettati i diritti umani e sia tutelata la vita dei manifestanti e di tutta la cittadinanza, proteggendo in particolare bambini ed anziani e le aree di assistenza umanitaria; - si stabiliscano le condizioni necessarie per un dialogo tra le parti che permetta ricostruire la pace. Da parte nostra confermiamo la profonda volontà di continuare a contribuire con iniziative di cooperazione internazionale alla costruzione di un modello di sviluppo equo, sostenibile, partecipativo ed interculturale.
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